In buone/ottime condizioni, ancora parecchia neve che agevola la salita, comunque non banale. Dalla terminale, facile, abbiamo fatto un tiro da 60 metri, poi 4 tironi in conserva protetta con buone viti sul fianco del seracco, proprio li a sinistra per due lunghezze, o lungo il pendio, e qualche friend sulle rocce a destra. Trovata una sosta su spuntone all’inizio, il resto è da fare, ma ci sono varie possibilità grazie alle numerose fessure. Comunque si resta sempre sui 55-60° con tratti più ripidi. Uscita sulla spalla del Tacul, ampio traverso orizzontale e discesa (al sole) al col du Midi con ancora tanta neve sfondosa e faticosa: presente una scaletta metallica di 2 metri sulla terminale. Poi la solita eterna, faticosa risalita della crestina che riporta agli impianti e i gridolini dei giapponesi che ti fotografano quando passi il cancelletto che conclude le fatiche….
Con Flavio e Tiziano, e altra cordata con Lucio e Daniele.