![Vista eccezionale dal Colle di Terza](https://www.gulliver.it/hub/wp-content/uploads/2013/02/03/straolgio-cimone-di-da-fondo-li-gabbi_5dad-360x240.jpg)
![Emanuele risale la ripida dorsale del Cimone](https://www.gulliver.it/hub/wp-content/uploads/2013/02/03/straolgio-cimone-di-da-fondo-li-gabbi_5f11-360x240.jpg)
![Ultimi metri](https://www.gulliver.it/hub/wp-content/uploads/2013/02/03/straolgio-cimone-di-da-fondo-li-gabbi_1bda.jpg)
![Zoom da dx su: Fletschorn, Lagginhorn, Weissmies, Nadelhorn, Dom, Taschorn](https://www.gulliver.it/hub/wp-content/uploads/2013/02/03/straolgio-cimone-di-da-fondo-li-gabbi_a0b6.jpg)
![Panorama verso E, Orobie etc](https://www.gulliver.it/hub/wp-content/uploads/2013/02/03/straolgio-cimone-di-da-fondo-li-gabbi_bb8c.jpg)
![Panorama](https://www.gulliver.it/hub/wp-content/uploads/2013/02/03/straolgio-cimone-di-da-fondo-li-gabbi_11bd.jpg)
![](https://www.gulliver.it/hub/wp-content/uploads/2013/02/03/straolgio-cimone-di-da-fondo-li-gabbi_5e70.jpg)
![Zoom sul Monte Rosa](https://www.gulliver.it/hub/wp-content/uploads/2013/02/03/straolgio-cimone-di-da-fondo-li-gabbi_bda0-360x240.jpg)
![Zoom sul Mischabel](https://www.gulliver.it/hub/wp-content/uploads/2013/02/03/straolgio-cimone-di-da-fondo-li-gabbi_f11b-360x240.jpg)
![](https://www.gulliver.it/hub/wp-content/uploads/2013/02/03/straolgio-cimone-di-da-fondo-li-gabbi_0d7f.jpg)
- Osservazioni
- Visto valanghe lastroni esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Quota neve m
- 1200
Giornata ventosa come da previsioni. Partiamo al buio con le frontali ed il preludio è quello di una splendida giornata di sole. Mettiamo i ramponi già dopo la pista di fondo, causa neve dura. Fino al Colle di Terza il percorso è quasi elementare, valutazione MR. Il crinale è invece impegnativo, la pendenza inizialmente ci ha permesso la risalita con le racchette ma la cresta ben presto diviene affilata e ripida (circa 35° con tratti a 40°). Ci siamo così portati sulla sinistra (salendo) e con ramponi e piccozza abbiamo effettuato alcuni traversi e tornantini per attaccare il pendio nei punti meno ripidi. Prestare attenzione in caso di innevamento abbondante. Noi abbiamo trovato uno strato di neve ghiacciata di circa 5-10 cm su erba. Appena arrivati lungo il filo di cresta, le pendenze si abbattono e tra folate di vento gelido ed aria tersa, eccoci in vetta!
Volendo, abbassandoci di poche decine di metri, potevamo proseguire per risalire il Pizzo Stagno di poco più elevato rispetto al Cimone, ma visto che il tratto di cresta si presentava ancora carico abbiamo deciso di fermarci per evitare rischi e goderci il panorama.
Con Meme.