Dopo essere entrati nel vallone dove scorre il fiume Storelva si percorre brevemente il vallone pianeggiante, quando esso comincia a salire si punta a salire a sx e con un paio di cambi di pendenza decisi si arriva ad una zona pianeggiante occupata da un lago, da cui si vede chiaramente la vetta.
A questo punto si gira decisamente verso sx (SUD) e si passa un pendio ripido (30°). Quindi si sorpassano altri dossi in direzione W e si arriva nel bacino glaciale a sud della punta. Si affronta un breve tratto ripido (ramponi) con possibili cornici che porta ad un ampia sella, da qui a dx (N) si arriva in cima.
Dalla cima si può ritornare da dove si è saliti (poco interessante). Noi siamo scesi per qualche centinaio di metri sulla cresta NE, da una spalla abbiamo preso il bel pendio E poco più a nord della punta, che si vedeva dal pianoro con il lago incontrato in salita esattamente a destra della punta. Tornati al pianoro con il lago, si può scendere per la via di salita. Noi ci siamo diretti al Redontinden passando varie puppe, scesi dal suo versante NW, guadagnata la sella a S di Kagentinden siamo rientrati per il vallone dello Storbukta (poco più a N del vallone percorso in salita) alla macchina.
Un’altra alternativa di discesa dalla punta consiste nel tagliare sotto la parete E dal bacino glaciale e raggiungere lo stesso pendio E a nord della punta sceso da noi
- Cartografia:
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