In estate la salita al Pizzo Stella da questo versante è probabilmente più appagante che non dalla normale dal rifugio Chiavenna: scendendo per un tratto dalla normale ho rimpianto la solidità e sicurezza dalla salita appena fatte.
Il Pizzo Sommavalle, che dal basso ha un profilo abbastanza ben definito, dalla cima appare insignificante: la vetta è un piatto panettone, poco più che un dosso sovrastato da altre cime più alte. Però il panorama c’è!
Sono sceso dal Passo Mortè ma me ne sono decisamente pentito: la pietraia mobile per arrivare al passo è troppo pericolosa, mi sono salvato riportandomi sul filo di cresta appena la pendenza di questa si abbatte; la discesa per i ripidi prati sotto il passo richiede orientamento (per fortuna avevo un po’ memorizzato la via mentre salivo al Passo d’Avero) per non imbattersi nelle balze rocciose. L’attraversamento di tutti i torrenti non ha presentato problemi secondo me perché siamo in una situazione di siccità estrema, altrimenti temo che diventi impegnativo. Allego la traccia gps del mio itinerario, ma la parte di discesa dalla cima non è da considerare.
Peccato per il divieto di usare la strada che da Gualdera porta a Motto Bondone: ci si risparmierebbe un’ora in salita.
Non ho incontrato nessuno su tutto l’itinerario.