Stella (Corno) Direttissima Sud

Stella (Corno) Direttissima Sud
La gita
albertber
5 21/09/2014

Di nuovo sulla montagna di casa a riesumare dal dimenticatoio “alpinistico” l’ennesima perla che ci hanno lasciato quei due matti di Ughetto e Ruggieri.
Egoisticamente mi piace che queste chicche vedano le dita di un uomo una volta ogni orogenesi. Ripeterle senza praticamente saperne nulla permette ancora di stuzzicare il famoso drago, su una montagna che hanno democraticamente crivellato di spit… ma solo per la nostra sicurezza!
Speriamo che almeno sulla nord, come ha esplicitamente desiderato Berhault, abbiano il buon gusto di non trapanare più. Occhio perchè da Savona (e Cuneo) arrivano incazzati.

Noi abbiamo unito i primi due tiri emmezzo, per sostare su due chiodi “a bomba” sulla rampa descritta in L3. Ne esce un tirone di 55 metri, ma almeno si evita la bruttissima sosta del secondo tiro, attualmente presenta un chiodo messo tra una scaglia e un blocco movente, a cui penzola ciò che rimane della sosta originale. Quindi con un altro tiro da 55 metri siamo sbucati fuori dalle difficoltà.
Come materiale avevamo quasi due serie di friends fino al 3 BD (anche un 4) inclusi i micro, nuts e chiodi vari. A posteriori è sufficiente doppiare due o tre misure medio-piccole, la roccia nei tiri duri è molto (troppo!!) compatta e i chiodi possono tornare ben più utili dei friends.
Non fidarsi dei gradi, la via per la difficile proteggibilità e le protezioni in loco talvolta aleatorie si è conservata ben ingaggiosa.
La roccia è veramente figa.

E’ stato un piacere ripetere una delle vie simbolo del Corno Stella con Michele, con cui proprio lì tutto è iniziato.
Come è stato, e sarà sempre, ogni volta che si dice “andiamo al Corno!”, riparte la solita febbrile attesa per riposarci le mani sopra… E quando si scende rattrista pensare di aver perso un pretesto per tornarci. Alè!

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