Che vione! Era da anni che volevo farlo e finalmente il sogno si è realizzato dimostrandosi all’altezza dell’aspettativa!
Tra l’altro il fatto di aver dovuto aspettare un po’ di tempo volente o nolente prima di riuscire a combinare mi ha permesso di metter su un po’ di esperienza in più e ha reso senz’altro più godibile il viaggio…
Insomma a volte saper aspettare ripaga.
Tornando alla via è davvero spettacolare se si ama il genere.
L’ambiente è bellissimo e la vista del diedro all’alba quando i suoi licheni rossi si incendiano varrebbe già da sola la gita.
Primi tiri facili e su roccia tutto sommato solida a parte qualche blocco.
Sul diedro roccia da buona ottima e guano in quantità limitate che non compromettono la scalata.
Arrampicata rude e atletica. Riuscito a salire in libera (difficoltà penso 6a+, 6b, 6b+, 6b) a parte ovviamente il tiro del tetto. Tiro chiave quello prima del tetto con passaggio obbligato in dulfer sul VI+ protetto da tamponi e non integrabile. Usati friend dal 0,3 al 6 con 1-2-3-4-5 doppi, chiodi non indispensabili.
Usate due mezze e un cordino da 30m indipendente per recuperare il saccone nei tiri del diedro e si è rivelata una strategia vincente! Si sale scarichi e il saccone viene su che è una meraviglia.
Con Simone una splendida giornata.