Condizioni quasi perfette sia per neve sia per meteo. Ottime condizioni lungo l’itinerario. Noi saliti lungo il crestone roccioso fino a raggiungere in piano il ghiacciaio, presente anche una traccia sul nevaio a N della cresta (molto ripida). Nessun crepo visibile lungo l’itinerario. Arrivati al colle, su per il crestone discretamente ripido ma ben tracciato, aggirati sul lato ovest i due affioramenti rocciosi su buona traccia (presente anche traccia che scavalca il più basso). A cento metri dalla vetta del Nadelhorn, vista la quantità di gente, decidiamo di fare il traverso verso lo Stecknadelhorn (traverso in buone condizioni ma da affrontare con attenzione vista la pendenza del pendio), poi cresta esposta ma larga se non in un paio di punti e per finire roccette senza difficoltà fino alla croce di vetta. Tornati sui nostri passi, saliti sul Nadelhorn, la molta neve presente quest’anno non permette di seguire le roccette ad est della cresta (che avevamo seguito qualche anno fa) ma obbliga a risalire un pendio di una ventina di metri discretamente ripido (le guide facevano sicura ai clienti su sosta), fino a raggiungere la vetta. Discesa lungo la via di salita, dal colle caldo atroce (tentato un taglio un po’ più ripido rispetto la via di salita ma la neve molle e la presenza di un buco ci ha consigliato di tornare sulla traccia), utilizzato la traccia sul nevaio che arriva quaranta metri sopra al rifugio.
Di qui discesa eterna su Saas Fee senza riprendere l’impianto.
Incredibile vedere una ventina di persone sulla NO della Lenzspitze! Pensavamo che per l’occasione avessero abbattuto un po’ la pendenza ma… no! Anche ieri era ripida e per di più la traversata sul Nadelhorn per scendere era in buona parte innevata. Visto alcune persone compiere il traverso della Nadelgrat. Tracciato anche l’Ulrichshorn.
Ieri ultimo giorno di apertura del rifugio.
Fatta con Bubbola che sabato in salita non sta bene ma domenica si riprende e dice di sì allo Stecknadelhorn, suo 31mo 4000. Marina che domenica si trascina un po’ ma va tutto dove la si porta. Luigi che, dopo aver lavorato sabato mattina, sale sale senza fermarsi e non riesce a godersi il suo 30mo 4000 dato che subito dopo sale il suo 31mo! E Roby Fullone (che ci ha convinto a tentare una salita del genere in questo periodo, insistendo non poco ;-), perfetto capocordata e paziente compagno di gita visto il nostro scarsissimo allenamento in quota di quest’anno. Grazie a tutti!
PS 32 per me!