Via simpatica, forse un pò forzata per gli esigui spazi che si stanno creando tra le classiche, sempre più compresse da linee nuove o pseudo tali, ma con una sua dignità ed un suo perchè. Soprattutto, una via che ha il pregio a differenza di altre “sui generis” di rispettare le fessure proteggibili.
Oggi molto freddo e niente sole, per cui la placchetta di 6a+ con dita è piedi insensibili è un’ottima overture. Stupendo il diedro del terzo tiro, con caratteristico banco di quarzite in partenza e lama sporgente a metà che sembra minacciosa, ma che in realtà è solida e usata sapientemente risolve le rogne. Bagnato l’attacco del diedro per una completa riuscita in libera della prima parte, ma i gradi devono essere dell’ordine di quelli proposti se fatta tutta d’un fiato. Oltre è artificiale mi sa per tutti. E’ nata invece a sinistra una nuova via che incrocia il Temporale nella parte alta e usa, dopo il canale erboso la variante in fessurino della L3 di questa via che avevamo già salito noi (vedere quaderno di Sea vecchio), poi incrocia il Temporale e si porta in modo forzato sulla placca spigolo giallastra a destra di questa. Credo, in questo caso, sarebbe meglio salvare le classiche con criterio, piuttosto che voler saturare gli esigui spazi ancora rimasti con troppe vie nuove, perchè non è detto che lo Specchio debba diventare un rocciodromo. Comunque, per ciò che riguarda l’Arco del Re, complimenti agli apritori. Oggi alle 14,30 in piena parete abbiamo sentito un boato e un lieve tremore, appremdendo la sera che si trattava di una scossa di terremoto. Con otaner.