Tre stelle per il lavoro enorme che questi “ragazzi” hanno fatto! Complimenti.
Ci siamo permessi di piazzare un chiodo alla partenza del terzo tiro, in una fessura poco sopra un vecchissimo cordino ed abbiamo aggiunto un cordone in una clessidra collegandolo alla sosta del penultimo tiro ( la clessidra non è granché ma ci è sembrato simpatico contribuire in qualche modo!)Andare dritti su per la placca del quinto tiro… uhm… mica così semplice…sostare sulla clessidra sopra le lame… ehm…anche no! Ben chiodata, la via, a nostro avviso può essere ripetuta portandosi solo qualche fettuccia per le piante e diremmo, un martello per ribattere eventualmente i chiodi.
In compagnia del giovane Massi, un venerdì pomeriggio “alternativo”. Onestamente, la via non è granché, ma non è certo colpa di chi l’ha aperta né di chi l’ha “riscoperta”! per quanto riguarda la discesa, senz’altro più pratica a piedi, in sostanza, salite nel bosco sino ad una sorta di fascia calcarea, prendete a destra ( senso di marcia) puntando alla sella posta tra Spaventaggi e Pianarella, “ravanando” un po’ arriverete al sentiero. Se salite a sinistra ( senso di marcia) ritornate verso Spaventaggi ( lunghetta e non così evidente) se scendete, sbucate alla Cappelletta e sulla strada, qualche minuto e rientrate alla macchina.