Sommeiller (Punta) da Rochemolles per il Passo dei Fourneaux Settentrionale

Sommeiller (Punta) da Rochemolles per il Passo dei Fourneaux Settentrionale
La gita
gondolin
3 23/05/2021
Accesso stradale
In auto sino all'inizio della diga, prima dello slargo di Fontana Pra Furan
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Crosta da rigelo non portante
Neve (parte inferiore gita)
Primaverile/trasformata
Quota neve m
2100
Equipaggiamento
Scialpinistica
Traccia GPX

Si lasciano le vetture a quota 1.970 m circa, poco prima dello slargo di Fontana Pra Furan: sci in spalla praticamente sino a quota 2.150, all’altezza della deviazione/discesa della strada verso lo Scarfiotti. Da qui ci ai piedi si sale senza problemi anche senza coltelli, Vi sono varie ed abbondanti tracce da sfruttare. Una volta attraversato il Pian dei Morti, percorriamo il Vallone della Balma prima ed il Vallone du Fond poi, anch’essi ampiamente tracciati. Dopo aver superato l’ampio pianoro sottostante la punta Galambra, iniziamo a risalire verso il passo dei Forneaux settentrionale, ed il vento comincia a far sentire la sua presenza in modo sempre più consistente, fino a prenderci ad amorevoli schiaffoni una volta nei pressi del passo. Una volta scollinato verso est, risaliamo i pendii finali e raggiungiamo la Punta Sommelier sempre sotto il vento sferzante. Una volta in cima il vento si placa un pò, e ci consente di fare qualche foto e cambiare assetto senza congelare.
La discesa dalla cima sino al passo dei Forneaux settentrionale si rivela piacevole: neve farinosa compatta e ventata, che con un pò di decisione consente comunque una bella sciata a curvoni ampi. I primi 50/80 metri dal passo dei Forneaux sono su neve molto dura, poi la situazione migliora, e sui successivi pendii troviamo crosta da rigelo non portante comunque sciabile, a patto di stare un pò leggeri e fare curve ampie in velocità. Intorno a quota 2.900 m. le pendenze si addolciscono e la qualità della crosta non portante da rigelo peggiora: lunghi traversi e, dove c’è un pò di pendenza, qualche curva “strappata” alla crosta da rigelo. Da quota 2.650 ci possiamo portare su pendii esposti a sud, e finalmente troviamo splendida neve trasformata, che ci regala le migliori curve della gita fino a quota 2.350 circa. Da qui in avanti la neve cambia di nuovo completamente, complice l’esposizione a nord che non ha consentito la trasformazione, per cui per 150 m. di dislivello neve pesante e “sfondosa”” da sciata a diagonali e curve saltate. Poi un lungo traverso sul rettilineo della strada sopra lo Scarfiotti e qualche bella curva su neve trasformata ci riportano al bivio dove caricarsi gli sci a spalla per tornare alla vettura.

Oggi le previsioni meteo non ci hanno azzeccato: nessuna velatura o copertura nuvolosa sino alle 15.30/16.00 e vento forte ma gestibile solo sulle creste oltre i 2.900. Gita lunga in ambiente sempre suggestivo con Gaia ed Enrico, che ringrazio per la compagnia. Peccato per la qualità della neve, non sempre all’altezza della bellezza del paesaggio circostante
Andare a Punta Sommelier partendo dalla diga è un obbligo etico per ogni sci-alpinista valsusino? E’ una domanda a cui non so dare risposta, ma ora anch’io ho assolto a questo imperativo etico 🙂

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