Salito lunedì nel primo pomeriggio al bivacco Sigot, tra nuvole, meteo incerto e una leggera pioggia.
Sentiero d’avvicinamento segnalato ed evidente,abbastanza faticoso l’ultimo tratto che costeggia i pali dell’ex teleferica.
L’indomani bellissima alba e meteo super,concatenate le cime dal Roc Peyrous al monte Ambin, tralasciando solamente il Vallonetto (per una futura salita magari dal lato dello Scarfiotti).
Particolare l’ambiente di salita nella parte superiore (quasi lunare),bellissimi panorami dalle cime (in particolare dal Sommeiller), gli Ecrins e la Vanoise la fanno da padrone, tra l’altro dietro alla Charbonnel si vedeva anche il Bianco!
Unico appunto: per raggiungere il monte Ambin ,al contrario di quanto affermato dalla relazione (decisamente più esaustiva l’altra relazione di andrea81 sempre consultabile qui su Gulliver ),ci vuole almeno una mezz’oretta dal Sommeiller,e non pochi minuti,dovendo perdere parecchia quota,traversare una cordonata morenica e i resti di un glacio-nevaio,successivamente per cresta traversare sul lato nord e con semplice arrampicata superare le roccette e placconate antecedenti la piccola croce di vetta con targa del CAI d’asti.
Ritorno ripercorrendo l’itinerario di salita,con meteo in peggioramento già in tarda mattinata.
Incontrati diversi escursionisti sul Sommeiller,però solo io e il 4 zampe Buck abbiamo pernottato al bivacco Sigot.