- Accesso stradale
- Fino alla sbarra con ultimo tratto su sterrata ancora tutto ok
Lungo e monotono tracciato per lande desolate, con la nebbia ad intristire un gia’ di per se triste paesaggio, che le nebbie stesse a tratti lasciavano intravvedere, ma che In altri momenti invece cancellavano del tutto. Cime delle quali non se ne e’ risparmiata una, tutte abbordabili con estrema facilita’. Ad eccezzione del breve tratto per accedere alla cima del Vallonetto, dove quattro spit infisssi freschi di giornata (sulla roccia la polvere ancora evidente del foro praticato col trapano) , aiutano nel breve tratto esposto, specie se questi fosse bagnato. Era il giorno che coincideva con l’inaugurazione del nuovo bivacco in punta alla Cima del Vallonetto alla memoria di un noto gulliveriano, Touplan il suo nick, scoperto poi essere sindaco di Exilles il cui incontro col destino risale, ho poi saputo, ormai ad alcuni anni fa, a seguito di un incidente in Delfinato. La scelta per essere finiti qui’ e non aver trovato di meglio da fare, e’ stata dettata a priori dal meteo che alla fine finisce cmq sempre per condizionare a favore o contro qualsiasi nosta iniziativa. Non e’ poi nemmeno andata poi cosi’ male. Alla fine del giro che poi in definitiva e’ un anello come nella maggior parte dei casi, dei 21km percorsi, delle sei cime concatenate, alla verifica gps alla mano, il dislivello, era gia’ oltre la soglia dei 2000mt., anche se di poco, che cmq unendo tutte le cose nel loro insieme poco non e’. Gita questa sotto un certo aspetto, apprezzabile verrebbe da dire, se non altro come allenamento utile a sopportare meglio i lunghi approcci occorrenti per avvicinarsi alle grandi montagne.
In buona compagnia di Angelo e Marco.