Soleglio Bue (Cima) o Beau Soleil da Chialvetta

Soleglio Bue (Cima) o Beau Soleil da Chialvetta
La gita
marco-levetto
30/10/2011
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Crosta da rigelo non portante
Neve (parte inferiore gita)
Farinosa compatta
Quota neve m
1500

Partiti con l’intenzione di salire questa piatta elevazione quotata 2413, in realtà siamo finiti al Piutàs, avendo risalito per errore il canale sulla sinistra orografica di detto monte, più ripido, anzichè il pendio canale situato sulla sua dx orografica, più agevole specie in discesa, che scende dal colletto tra quest’ultima cima e la quota 2413.
Postiamo comunque qui cogliendo l’occasione (non per pedanteria, per carità!) per meglio specificare la curiosa e spesso errata toponomastica del luogo.
In realtà il nome di “Soleglio Bue”(infelice e sgrammaticata italianizzazione del periodo fascista pare del toponimo “Beau Soleil”), andrebbe riservato al colle 2337, posto tra la quota 2413 (che risulterebbe così innominata) e la Rocca delle Sommette 2482, posta più a est. Alcune cartine poi (tra cui la frontaliera 1:25000 AsF IGN Chambeyron-Val Maira foglio n°7) nominano il colle storpiandone ulteriormente il nome (Solegno Blue-sic!-) e, come se non bastasse, denominano la quota 2413 come Monte Piutàs (anzichè la vera punta 2433, posta più a Sud-Ovest), rendendo la confusione totale. Segnaliamo invece, per la loro correttezza, la carta 1:50000 IGC foglio 7 Valli Maira, Grana Stura, e l’ottima guida scialpinistica di Bruno Rosano “Charamaio en Val Mairo”.

Meravigliosa gita di apertura stagione per Mariuccia e il sottoscritto, in compagnia di Michelino (che ha già una scialpinistica all’attivo), tutti e tre ciaspolanti (per ora non è fattibile con gli sci data la scarsità di neve, specie in basso). Arrivati dunque erroneamente al Colle delle Basse, risaliamo senza ciaspole il pendio terminale e le roccette finali del Piutàs, sgombri di neve. Veloce ritorno per il canale dx orografico a ritrovare Mariù che saggiamente ci ha atteso 200mt più in basso vista l’ora un po’tarda.
Ambiente dai colori straordinari, il bosco di larici è di una bellezza struggente. Le foto valgono più delle mie parole. Consigliata. La Val Maira è sempre più nel profondo del cuore…

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