Sirac (le) Via Normale da La Chapelle en Valgaudémar per il Ghiacciaio di Vallonpierre

Sirac (le) Via Normale da La Chapelle en Valgaudémar per il Ghiacciaio di Vallonpierre
La gita
enzo51
4 28/07/2012

Saliti all’indomani dell’arrivo al rifugio in tarda serata in ore 1h55 dal park du Gioberney. Non ci siamo lasciati intimorire come l’altra e unica cordata (di Francesi) su questa montagna di oggi, che alle prime avvisaglie dell’arrivo del maltempo subito ha battuto in ritirata. Ben diverso il nostro epilogo invece. Noi abbiamo continuato nonostante un susseguirsi continuo di temporali a catena (che erano previsti per il pomeriggio…il meteo e’ stato semplicemente interpretato al contrario). Almeno quattro le ondate temporalesce che hanno finito per investirci in pieno, proprio al momento di superare le maggiori difficolta’. Sta di fatto che in poco tempo ci siamo trovati a dover salire una parete di una verticalita’ impressionante, ridotta a tutta una serie di rivoli e cascatelle d’acqua, con accumuli di pallini di grandine su appoggi e appigli, piu’ gli indumenti zuppi fradici marci a infondere la senzazione di freddo a tutto il corpo. Quasi un’avventura totale (non e’ la prima…) vissuta al limite delle proprie possibilita’. Ma e’ davvero questo che andiamo cercando..? Di certo… no! Le gite (anche se definire gite batoste del genere equivale a banalizzare un po’ il tutto), vanno sempre cmq affrontate possibilmente con il bel tempo. Puo’ pero’ a volte capitare di dover centrare l’obbiettivo anche nel qual caso la montagna non sia nella migliore delle condizioni, o con tempo burrascoso, come appunto e’ capitato a noi. Troppa la strada a giungere fin qui…..,per pensare di tornarci una seconda volta. In conclusione una grande prova di coraggio unita ad una spiccata capacita’ di adattamento a situazioni critiche, dove lottare pur di raggiunger l’obbiettivo, anche se implica esporsi a qualche rischio in piu’,ne vale sempre la pena. L’alternativa (finche’ si e’ ancora in tempo e’ rinunciare…! o attendere che la situazione si calmi cercando riparo ove possibile). 5h30 da rifugio a vetta. Panorama scialbo, l’eredita’ lasciata dai temporali, un cielo perennemente grigio con nubi stratiformi a coprire per intero le montagne circostanti. Tutto il tragitto con lungo avvicinamento alla base dal rifugio, e’ per gran parte su pietraia, segue uno striminzito ghiacciaietto (cio’ che e rimasto del vecchio ghiacciaio di Vallonpierre), muraglie attrezzate con corde fisse, e cengie di sfasciumi nella parte finale. Va inoltre detto, per dovere di cronaca che la valutazione del grado di difficolta’, cosi’ come rilevato da Mountain, e’ a mio avviso un tantino oltre il puro PD, che a me sinceramente pare un po’ stretto. Lo vedrei almeno un PD+, se non addirittura un’ AD-. Con il buon e fedele socio Ale.

Link copiato