Sigaro (il) quota 2820 m da Valgrisenche

Sigaro (il) quota 2820 m da Valgrisenche
La gita
joker
3 28/01/2016
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Polverosa
Neve (parte inferiore gita)
Polverosa
Equipaggiamento
Scialpinistica

Torno oggi al Sigaro dopo molti anni, stavolta con Marco. Giornata velata, il sole non ha lavorato e forse è stato meglio cosi.
La gita è stata tutta diversa dall’altra volta, dato che non si parte più dalla diga di Beauregard ma da Valsavarenche (Hotel Foyer, ben indicato). Anche il vallone di salita è un altro, si trova più a valle di quello di prima ed è un po’ meno dolce ma comunque tranquillo. Però è magnifico come il precedente, che bellezza la Valgrisenche!
Dal Foyer una strada conduce verso la diga e ci passa di fianco, bellissimo il lago tutto bianco da su. Dopo 20/30 min si trova una galleria e si devono togliere gli sci (50m); subito all’uscita si devia su a dx per una traccia molto evidente, che conduce a una serie di case abbandonate e una bella chiesetta, dove ci si innalza per un pendio più ripido. Al suo culmine, aggirata una a dx gobba, si trova un altro alpeggio e si entra nel bellissimo vallone superiore, dove cominciano a vedersi compiutamente le grandi montagne della testata. Da qui si scorge bene anche la Becca di Pre d’Aumont, di cui il Sigaro è un piccolo gendarme della cresta (non lo definirei nemmeno anticima).
Il vallone superiore è molto dolce e suggestivo, si va su per dossi e si giunge infine ai piedi del pendio finale facile e comodo che porta alla base del Sigaro a 2800 circa.
Per la discesa, ovviamente si puo’ compiere anche dall’altra parte (facendo la gita che fu), ma noi abbiamo scelto la via di salita per i pendii molto belli e le condizioni sicure della neve.
La neve, già : decisamente meglio del previsto la parte alta, neve asciutta dove si tirano belle curve cercando le zone meno tritate e le esposizioni favorevoli, ma niente male. Successivamente si trova un po’ di crosta ma non sfondosa (meglio che il sole non sia uscito troppo..) e quindi ancora ben sciabile. Non bello invece l’ultimo pendio più ripido della chiesetta, neve di strana consistenza, crostina infida non portante, sastrugi.Da qui si prende la stradina e la discesa è comoda, anche se arrivati sopra la diga si deve spingere un po’ ed è una rottura.
Bella gita. L’ambiente è sopra tutto, immenso. La neve tutto sommato buona, la compagnia di Marcolino impagabile, insomma chi ce lo faceva fare di andare a lavorare??

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