Sià (Colle) da Ceresole Reale per la Cà Bianca

Sià (Colle) da Ceresole Reale per la Cà Bianca
La gita
francoa
4 23/01/2010
Accesso stradale
nulla da segnalare
Osservazioni
Nessuno
Quota neve m
900

Note: Bella ciaspolata, non eccessivamente lunga, da fare con neve stabile al colle. Dal colle Sià si gode di una spettacolare vista dell’anfiteatro terminale del vallone del Roc, ci si trova di rimpetto al Ciarforon, la Becca di Monciair, i Denti del Broglio, e sulle Levanne poste sulla catena dx org del torrente Orco (diga di Ceresole).

descrizione: In Valle Orco, all’entrata di Ceresole, in località Broc 1538m, tra il tornate n.1 (chiesetta) e il n.2 si trova una stradina che sale a dx e in poche decine di metri raggiunge un piccolo parcheggio dove sono posti dei cartelli indicatori e parte il sentiero n.542 (anche GTA)con indicazioni per il colle Sià e il bivacco Giraudo.

Calzate le ciaspole, di solito il bel sentiero di salita (ripristinato dalla 3° reg. Alpini Brigata Taurinense) è ben battuto, sicuramente sino a Cà Biancha 1947m e non presenta problemi, qui si è ormai fuori dal bosco. Da Cà Biancha (da dove si può già vedere sul filo di cresta, che si ha di fronte, la depressione del colle Sià) si sale dal retro, proseguendo in direzione nord nord est sino alla baita Prà del Cres 1840m. Qui si trova una palina con le indicazioni del sentiero che dobbiamo percorre (sx) e segnala sulla dx la direzione per Noasca (da trascurare). A seconda dell’innevamento qui si decide se proseguire tenendo la sx e seguire la mulattiera che passa sotto ripidi pendii della Ciarma sulla dx org del vallone del colle Sià, itinerario estivo più logico ma il più esposto alle slavine e che prevede di passare nei pressi dell’alpe Ciaplus 2168m per poi tagliare interamente il pendio finale; o salire subito in direzione nord a zic zac per alcuni balzi che portano ad incrociare la parte terminale della mulattiera a pochi metri dal colle, passando sotto alcuni pendii non netti (quelli della Merola) e tipicamente meno carichi (valutare bene le condizioni).
Il rientro avviene per la traccia di salita. (tempo medio di salita 2H).

Oggi abbiamo trovato una bella traccia preesistente sino al colle; fino a Cà Bianca portante sul sentiero, oltre da ribattere un po’ ma ben tracciata, complimenti ha chi l’ha fatta, qualche giorno fa, da vero artista. Siamo saliti da dietro la baita Prà del Cres a 1840m per i facili balzi senza incontrare problemi (tira solo un po’) e non vi erano tracce di slavine.
Neve abbastanza consistente buona per la salita divertente in discesa. Temperatura non rigidissima -6° alla partenza, ore 9, e sole caldo su tutto il percorso. Ampi e nitidi i panorami dalla dorsale del colle Sià 2278m.

Salita con Elio@C.
Un saluto alle signore/signorine che hanno raggiunto Cà Bianca quando noi stavamo ripartendo, dopo una sosta sul rientro, a cui abbiamo ceduto una comoda “panchina” al cospetto di un caldo sole. Avvistati alcuni camosci “residenti”.

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