- Accesso stradale
- La strada si percorre con qualsiasi macchina, fare attenzione ai guadi e a qualche dosso repentino.
Sentiero nella prima parte chiaro ed evidente, da quota 2.400 circa diventa sempre più difficile da individuare, ci sono degli ometti, ma non così tanti ed evidenti, utile la traccia GPS.
Dal colletto per la cima, traversare in piano o leggera salita fino a raggiungere la cresta SW da qui salire seguendo tracce e ometti.
Ci sono ancora troppi nevai dove si sprofondava anche fino ai fianchi, specie nei pressi del colletto, conviene aspettare ancora un po’ prima di salire.
Salito anche al Pelvo, dal colle si sale dritto per dritto tra gli sfasciumi, ci sono diverse labili tracce, non ci sono difficoltà di sorta.
Gita per gli amanti del ravanamento, delle pietraie e degli sfasciumi, insomma per intenditori.
Unica anima viva in tutto il percorso, bellissimi panorami