Bella via! Varia ed estetica. Primo tiro un po’ “alpino” e poco proteggibile, ma facile (occhio a qualche sasso instabile), secondo tiro, bellissimo traverso ben protetto dove serve (eventualmente utile qualche dado o friend medio piccolo verso la fine), terzo tiro superplacca bellissima da scalare, si trova sempre l’appoggio giusto, a patto di aver fiducia nelle proprie suole…ogni tanto qualche appoggio più generoso consente di tirare il fiato e studiare il seguito. Molti spit, qua e là si riesce a saltarne qualcuno. Quarto tiro aderenza pura, divertente. Uscita proteggibile con un nut piccolo.
Il terzo tiro è delicato e sostenuto, ma meno difficile a mio parere del Delirio della solitudine, gradato uguale.
Il materiale in loco su L3 è sovrabbondante, ma datato,
Oggi condizioni ideali di temperatura.
In compagnia di Pietro, che dopo Incastromania, ha sbagliato la salita flash del terzo tiro di un soffio, a mezzo metro dalla fine del duro.