Via completamente da attrezzare. Necessari friends di tutte le misure, dai più piccoli sino al 3BD. L’uso prevalente di piccoli o di più grandi dipende dallo stile personale, ma ritengo che siano più utili quelli inferiori al n° 1 BD. Io ho usato anche il 2 e il 3 BD, ma ho doppiato solo quelli più piccoli. Fix solo alle soste. Quelli lungo la via sono stati tutti eliminati. Presenti un chiodo nel primo tiro e uno nell’ultimo. Non c’è altro. Come spesso capita da queste parti la gradazione è stretta e serve a dare un’idea di massima delle difficoltà. La via richiede un impegno fisico e un’attenzione costante. Anche il 4c della bella fessura del secondo tiro bisogna guadagnarsela. L1 continuo ed impegnativo, L4 più tecnico, ma la parte iniziale forse è più difficile. Tre calate con corde da 60, ma l’ultima coincidente con il primo tiro, solo 30 metri.
Oggi con Fabio. Dopo una notte lavorativa ci siamo regalati un pomeriggio sulle belle pareti del Sergent che per lui sono del tutto nuove. Per quanto mi riguarda dopo il Nautilus, oggi ho provato il buco della Locatelli. Tutto molto bello e consigliabile, se si apprezza lo stile TRAD. Se invece si leggono solo i gradi e si frequenta prevalentemente la falesia, meglio girare al largo.
Menzione per il socio di oggi motivato ed affidabile, si è destreggiato bene su un terreno per lui nuovo e per niente banale.
La serie di foto presente qui su Gulliver rende bene le caratteristiche della via.