Abbiamo salito la Variante Motti. Primo tiro della variante su chiodi vecchi e un cuneo di legno, umido, direi almeno 6b. Sosta su due chiodi buoni rinforzabile con un friend. Secondo tiro con un singolo passaggio atletico, direi possa rimanere 6a indicato nella vecchia guida 1987. Poi abbiamo (probabilmente) aperto un’ultimo tiro evidentissimo, sembra strano mai salito. Si sale un diedro camino che in altro si strozza e si ece per bella lama sulle placche sommitali. 5c. Si traversano le placche verso un larice con cordoni e si fa sosta, circa 50 m. Di qui due brevi doppie (altrimenti le corde si incastrano malamente) e ci si ricongiunge alle calate della Locatelli
Considerazioni personali: La Variante Motti completa degnamente la Locatelli, che altrimenti era un po’ “monca”. C’è da dire che il passo chiave è poco piacevole perchè spesso umido e che il livello della variante è decisamente superiore al resto della via.
A mio parere tutti gli spit aggiunti sui tiri della Locatelli sono inutili, in quanto ci si protegge benissimo. Al massimo si potevano cambiare un paio di chiodi vecchi sostituendoli. Il primo tiro dopo la cengia gli spit sono messi palesemente in modo da poter azzerare il passaggio, quindi non per migliorare una situazione pericolosa (c’è un chiodo a U ottimo con a fianco uno spit!!!) ma bensì per permettere a tutti di salire la via. Peraltro un passaggio salibile anche in A1, come si è fatto per anni.Pensate se questo “metodo” fosse applicato a tutte le vie della Valle!