Giornata freddissima: alle 9, nel parcheggio, c’erano solo 2 gradi!! E solo le nostre 2 auto, 2 cordate su tutto il Sergent…
E’ stata dura, proprio a causa del freddo, attaccare il primo tiro, a mio avviso il più impegnativo, sia per la continuità (sostenuta sul V+), sia perchè la lunghezza è completamente sprotetta. Purtroppo c’è qualcuno in giro che si diverte a martellare gli spit….
Finalmente, sul secondo tiro, prendiamo il sole!!
Decisamente bello il quarto tiro, prima del buco.
A questo punto…cominciano i guai! Passare attraverso quel foro, largo poche decine di centimetri, è davvero un’impresa, e non solo per i più spessi! Tutti e 4 abbiamo avuto i nostri problemi, ma, alla fine, incoraggiandoci a vicenda e trattenendo il fiato, ne siamo usciti…Quasi un ritorno alla vita, visto che c’è chi ha temuto di rimanere incastrato!!!
A questo punto, due di noi (tra cui io) hanno proseguito per la variante Motti. A questo proposito, dico solo che le difficoltà del tiro (valutato 6a) sono un po’ sottovalutate dalle relazioni. L’uscita dal diedro-camino è davvero faticosa, anche psicologicamente, date le protezioni in loco…
Nel complesso, una bella combinazione, una grande via classica che ci fa pensare al valore dei primi salitori.
Un saluto ai 3 compagni di gita, e in particolare a Bambo, che ci ha fatto prendere un bello spavento!
Nella foto: il diedro del primo tiro.