Finalmente su questa mitica via, assolutamente da non sottovalutare, non bisogna guardare il grado perchè non riesce a dare una buona idea delle difficoltà. Il primo tiro si scala senza problemi e si fatica poco, il secondo si scala con molta fatica e il terzo dopo essermi alzato un po’ è stata solo più una questione di sopravvivenza arrivare all’agognata sosta.
Fatta tutta da primo, essendo tutta di traverso è molto impegnativa anche per il secondo.
La terza sosta è formata da due chiodi malsicuri che si piegavano parecchio, da rinforzare, mi ha fatto strano non trovarne una a spit come per le prime due. Comunque dalla terza sosta con un tiro su placca si è alla base del camino bernardi da cui ci si cala. Noi avevamo un 6 e due 5, si riesce a integrare qualunque punto della fessura tranne qualche metro sul terzo tiro. Sempre sul terzo tiro è utile un 3 o un 4.
Con il mitico Andre