Serena (Col) da Mottes

Serena (Col) da Mottes
La gita
pedrito
3 23/12/2006
Osservazioni
Nessuno

Alla ricerca della neve siamo approdati in zone, per noi poco conosciute, ma molte belle!
Abbiamo preso la mulattiera (consigliata per chi ha le racchette) efficace alternativa alla noiosa strada (la si imbocca dopo aver superato l’Alpeggio Ponti, subito sulla sx, c’è un prato ampio lo si attraversa e si prosegue a mezza costa salendo in direzione Ovest-Sudovest fino a congiungersi con la strada, poco prima del piano delle Alpe di Bois).
Fino a qua è la neve è ridotta a una miserrima crosticina e a qualche accumulo inconsistente… Da qua in su la situazione cambia: salendo ci sono 30 cm di neve prevalentemente farinosa ma anche mista a qualche “crosticina”.
Abbiamo seguito tutta la strada “ispirati” dalla bella neve sulle piccole “dorsali” sopra l’Alpe di Bois (praticamente sulla dx salendo verso le baite), con l’intenzione di trovare un passaggio più sopra, ma ci è stato sconsigliato da uno scialpinista che scendeva. Allora siamo ridiscesi dai bei pendi brevi appena risaliti (non pericolosi, stando un minimo attenti sulla traiettoria di discesa) in una strepitosa farina!
Nonostante la “digressione”, (ma ne valeva la pena!), abbiamo ripreso la traccia consueta, che si inoltra nel pendio boschivo dopo l’Alpe Bois: qua la traccia è abbastanza nitida, nonostante questa parte del pendio sia ormai arata, fino a pervenire nell’ampio pendio superiore in vista del Colle: qua la neve (40 cm e più negli accumuli), fino al colle, è farina mista con “crosticina” non portante, prevalentemente dovuta all’azione del vento (il vallone non prende sole in questo periodo), ovviamente, neve senza fondo.
Consiglio di stare attenti, soprattutto in discesa ad uscire dalla traccia a causa dei numerosi buchi dovuti alla conformazione pietrosa del vallone e alla mancanza di fondo del manto nevoso.
In discesa arrivati alla fine del painoro prima del pendio del bosco arato, ci si può spostare sulla dx nella “boschina” fitta: il pendio è abbastanza ripido, ma c’è parecchia neve “intonsa” che rende molto divertente, il districarsi tra i rododendri e qualche roccone…, per amanti del “genere”…
Ottimo panorama dal colle verso il Rutor-Vanoise, e verso il Velan-Gran Combin, complessivamente in questo periodo di magra nevosa, non ci si può lamentare…, a parte il bosco sottostante.
La testa di Crevacol, non è più quasi in condizione, nella parte bassa ad eccezione delle piste di Ski (neve sparata) poiché è in gran parte “pelata” da sole a causa dell’esposizione.
Traccia evidente.
Pericolo oggettivi: nessuno in particolare.
Gita, per ora consigliata.

Buon Natale a tutti!

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