L’amico Enzo non poteva che inventare qualcosa al di fuori dei soliti schemi!!!! e così e’ stato
gita appagante, e non banale, per ambiente, qualita’ della neve e mete che gia’ in escursionistica non sono tra le piu’ gettonate a quanto pare, quindi, tanto meno con la presenza di neve.
messa come escursionistica perche’ l’utilizzo delle racchette e’ stato veramente minimo e, in alcuni casi, anche di impiccio.
la salita alla Serange non presenta nessun problema, se non che’, in caso di neve abbondante, necessita di un buon assestamento.
la traversata fino al Gruvera invece, trattandosi di un bel traverso, con le racchette e’ stato un delirio, per le caviglie e per i rischi di scivolate improvvise.
la salita al Gruvera, a differenza dell’itinerario escursionistico dal colle gruvera, trovando neve, ce la siamo fatta per la cresta SE.
e qui un doveroso ringraziamento ad Enzo, sempre in prima linea a tracciare…io mi sono armata di picca e ramponi e paraocchi come i cavalli per evitare di guardare la mia tanto amata esposizione.
risalita la cresta con le dovute attenzioni…e lumacando nei punti piu’ critici, tra fondo un po duro e un po sfondoso e particolari sfondamenti dove la neve era poca e la vegetazione sottostante parecchia, così da creare delle piccole cattive voragini, pericolose per possibili sbilanciamenti nei tratti piu esposti.
al termine della cresta la vetta si fa piu’ dolce ma sottile.
scesi velocemente dalla cresta che conduce al colle Gruvera e da qui risaliti alla Chiaparelle, tra folate di vento gelido e tormenta sempre piu’ accattivante nel gruppo del Rosa