Bellissimo giro in valG. Fatta in 3 giorni in senso orario, dormendo a Scaredi e Alpe Fornà.
1° giorno: Cima Sasso, cresta per Cima Nord (unico tratto percorso legati, molto esposta), strette del Casè (il canalino finale per sbucare a Bocchetta di Campo è molto in piedi), Scaredi.
Il tratto cima Nord – Bocchetta di Ghina è su prato folto, si procede unicamente seguendo la traccia gpx, non sono presenti segni.
Già presente neve nei tratti esposti a nord, arrivati a lume di torcia. 10h totali a passo contenuto.
2° giorno: Maji ci abbandona causa ginocchio di dimensioni bibliche, via di fuga verso Fondighebi. Proseguiamo verso Bocchetta di Cortechiuso senza problemi calzando i ramponcini, poi iniziano i tratti più difficili. Il sentiero di salita al Torrione è poco visibile e occorre attenzione per non scivolare sul prato ripido. Discesa dal Torrione su passi di II/III facilitati da catene, con attraversamento di un canalino molto umido.
Il tratto di cresta dalla Piota allo Zeda è esposto in diversi punti, con sporadici passi di arrampicata e nessuna catena. Il sentiero su dorsale per scendere a Fornà invece è particolarmente comodo. Bivacco in ordine ma le numerose bombole presenti sono vuote, ci salva la poca legna asciutta all’interno. 7.5h.
3° giorno: vista la neve depositata nella notte decidiamo di non riprendere la cresta per lo Zeda, ma di tagliare direttamente verso la Marona. L’ultimo tratto con catene non è difficile ma risulta scomodo a causa della neve. Discesa verso Pian Cavallone, Curgei e Cicogna senza problemi. 6h.
Copertura telefonica: ottima sulla creste, assente quando si è all’interno della valle.
Punti acqua: Alpe Prà, Scaredi, Fornà, Curgei.
Come sempre in compagnia del buon Magno, il cui errore più grave in vita sua è stato conoscermi (sic!). Con Maji se ne riparla l’anno prossimo.