L’idea era di fare traversata Ago Sengie+Punta delle Sengie.
Trovata vecchia relazione, ma o non e’ piu’ da tenere in considerazione o non abbiamo trovato questo passaggio famoso
Partiti come nostro solito sotto una bella stellata.
La salita all’Ago e’ una ‘’passeggiata piacevole’’ tra immani e interminabili pietraie.
Una volta arrivati al colle sud delle Sengie inizia il bello!!
Qualche passaggio di arrampicata, un po’ su roccia salda e un po’ sul brutto.
Quando la cresta spiana ci si trova di fronte la punta, l’Ago.
Non siamo saliti sull’ago, torrione di qualche metro, composto da roccia liscia e senza appigli sicuri, molta esposizione, e la salita l’abbiamo reputata senza senso!!
Cercato il passaggio sotto l’Ago, scendendo di un po’ di metri, per traversare e raggiungere il colle nord per poi arrivare alla Punta delle Sengie.
Abbiamo desistito, il pendio sul lato di Valeille e’ ripidissimo e la roccia e’ completamente disfatta, casca di tutto, dal piccolo al grosso.
Probabilmente questo passaggio e’ stato inghiottito da scariche come tutto il resto, la montagna pare scavata, oppure, appunto come detto prima, non abbiamo ben cercato, ma vista l’esperienza di Angelo su terreni del genere, dopo aver comunque tentato, abbiamo preferito accontentarci di raggiungere l’Ago e tornare per la stessa via di salita.
Altra bellissima salita su una montagna ormai quasi dimenticata…panorama splendido..ambiente come sempre particolare, lunare, e aggressivo..che dire se non che tali esperienze ti fanno sentire un tutt’uno con quello che hai attorno ??!!
Scesi al Revelli, dove avevamo gia’ in mente di pernottare per fare la Roccia Azzurra l’indomani.
Con Angelo.