Bella ferrata su roccione spettacolare a picco su S.Anna di Bellino, località un po’ remota ma che merita un viaggio. Salito per l’itinerario “difficile” (l’altro è poco più di un sentiero attrezzato).
Difficoltà costante, mai eccessiva. Maniglie ben distanziate, purtroppo necessarie perché la roccia tende a sfaldarsi. Consiglio alternare sempre un appiglio naturale a uno artificiale .
Le mandrie non erano ancora salite alle malghe, panorama su prati coperti di fiori e gruppi di stambecchi al pascolo, per nulla impensieriti dalla nostra presenza. Spettacolare prato di orchidee rosse sul ritorno.
All’andata quando si raggiunge il gruppetto di baite: il percorso per la ferrata è quello a destra (sotto la clessidra, più piccolo), non quello di sinistra (più grande). C’è un cartello ma non è evidente da che parte stia l’impercettibile “freccia”. A parte questo, percorso ben tenuto e ottimamente segnato.
Quasi in cima alla ferrata, già in vista della croce: c’è una biforcazione con cartello, ma i due rami si ricongiungono dopo pochi mt. Il ramo destro passa per una angusta strettoia, poco emozionante e cq da evitare se si ha uno zaino ingombrante.
A S.Anna non ci sono bar, per i caffé si può andare al rifugio Melezé, sulla strada appena prima di arrivare (chiuso il martedì).
Con Marina.