Senggchuppa Parete NE

Senggchuppa Parete NE
La gita
larix66
3 02/06/2012
Accesso stradale
strada libera fino all'Alpe, posteggiare consentendo il transito

Partenza dalla curva prima dell’alpe Rossbodestafel. Le prime lingue di neve percorribili si incontrano dopo aver portato gli sci in spalla per una ventina di minuti; un altro tratto senza neve più in alto rende necessari alti cinque minuti di trasporto. Poi la copertura nevosa è continua fino in vetta, ma le alte temperature e l’isoterma di 0° a 3700 metri compromettono notevolmente la qualità del manto, con neve pesante già alla mattina presto. Raggiunto il Bivacco saliamo con ramponi, piccozza e gli sci in spalla fino al colle tra la Senggchuppa e il Gamserchopf. Questo, per via della consistenza della neve, è il tratto più faticoso. Raggiunto il colle troviamo finalmente neve dura, con caratteristiche invernali, fino alla vetta. Rimettiamo gli sci che togliamo solo per l’ultimo tratto ripido dove la neve compatta rende superflui i ramponi. La discesa è piacevole dalla vetta fino al colle, poi occorre fare i conti con una neve molto bagnata, che si è smollata ulteriormente per via del soleggiamento, sciabile comunque con attenzione specie nei tratti più ripidi. Gita consigliabile per i prossimi giorni solo in caso di un consistente calo termico e con partenza al mattino molto presto, oppure prevedendo un pernottamento al bivacco.

La giornata pressoché limpida, fin troppo calda, ha favorito la componente contemplativa più di quella attiva.
Gita ideale per concludere la stagione, su di un itinerario grandioso, impegnativo e completo. Il senso di appagamento, al ritorno, è tale da permetterci di archiviare la stagione sci alpinistica (salvo qualche 4000 estivo, non si sa mai) senza nostalgie per dislivelli e pendii ripidi, senza rimpianti per cime non raggiunte o gite saltate per il maltempo. Anche oggi in compagnia di Andrea, senza il quale non sarei arrivato in cima. Oltre a noi ,sul percorso della Senggchuppa, solo altri due sci alpinisti, provenienti da Engeloch. Molto più affollata la parete Nord del Fletschhorn.
Solitamente evito di eccedere nelle foto di panorami e non inserisco autoscatti in vetta ma per l’occasione oggi faccio un’eccezione.

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