Selva (Piz) Ferrata delle Meisules

Selva (Piz) Ferrata delle Meisules
La gita
giuliano
5 20/08/2011

La ferrata delle Mesules è uno dei percorsi “di culto” per ogni ferratista. Con la Tomaselli rappresenta il gradino più elevato di difficoltà tra le ferrate classiche dolomitiche. La costante verticalità, la massima esposizione del primo tratto e la presenza di alcuni tratti da farsi in libera la rendono ancora oggi un itinerario in grado di regalare sensazioni forti, pur non presentando passaggi estremi. L’alta frequentazione ha un po’ lisciato gli appoggi, ma nonostante ciò la progressione può avvenire quasi sempre sfruttando la tecnica base di arrampicata; raramente si è costretti a fare forza sulla fune. La ferrata può essere divisa in due parti ben distinte, divise da un sentiero che percorre un altipiano detritico. La sezione iniziale è quella che presenta i passaggi più tecnici tra cui 2 in cui non è presente il cavo: il primo è una fenditura che presenta qualche passaggio di II (tecnica di opposizione obbligatoria) ma tutto sommato relativamente esposta, il secondo è un lungo camino verticale attrezzato solo con pioli che presenta un approccio non attrezzato tecnicamente facile ma estremamente esposto. La seconda sezione presenta solo pochi tratti con cavo alternati a lunghe sezioni elementari da farsi in libera ove comunque non è permesso sbagliare. L’arrivo in vetta consente di ammirare un panorama strepitoso su Marmolada, Tofane, Sassolungo ecc. ecc. In discesa abbiamo utilizzato la scorciatoia indicata nella relazione come variante di discesa che consente di abbreviare notevolmente i tempi del rientro; nonostante quanto riportato su vari testi, la si individua con facilità (è un sentiero non segnato sulla destra a circa 15′ dalla cima del Piz Selva). La parte attrezzata non è banalissima dunque se intendete percorrerla non togliete l’imbrago. Tenere presente che in ogni caso vi tocca è una risalita di una ventina di minuti per raggiungere la strada per il Passo Sella (noi avevamo lasciato una seconda macchina al tornante dove sbuca il sentiero). Tempo complessivo del nostro giro, soste comprese: 7 h (quando ci sono io non si va mai veloce). Ferrata percorsa in compagnia dei due Andrea, all’ultimo giorno di una strepitosa tourne dolomitica (Cima e giro del Sorapiss, ferrata Sci Club 18 ecc. ecc. ecc.). Giornata meteorologicamente perfetta, panorami a perdita d’occhio in qualunque direzione, Pernottato al rifugio Passo Sella (30 Euro camerone + colazione per i soci CAI), i due soci il giorno dopo tornano a casa di mattina, per me c’è la Piz de Lech de Boè.

Link copiato