- Accesso stradale
- Fino a 1640 mt, poi slavina.
- Osservazioni
- Visto valanghe lastroni esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Farinosa ventata
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Quota neve m
- 1900
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Si arriva comodi in auto fino a 1640 mt, poi stop per una slavina. La strada è ancora lunghetta ma passa bene. La neve continua inizia prima dei tornanti sotto il colle Pramand. La galleria è in condizioni molto migliori rispetto a qualche anno fa. Fuori dalla galleria inizia la festa, ma la neve è ancora scarsa. Comunque tutto raccordato. Ben innevato il bel pendio sud ovest. Dalla cima pochi metri di neve brutta ventata, poi farina ventata e compressa sciabilissima con gran gusto o a scelta crosta portante dura ma non gelata, diciamo piacevolmente croccante. Per noi gente di bocca buona ce n’era abbastanza per ululare. Tolti gli sci a 1920 mt sulla strada, dopo un paio di gava e buta. Restano solo 250 mt di stradina defatigante che passano via bene tra 4 chiacchiere
E beh, quante volte scendendo da Cesana ho guardato quel gigantesco lenzuolo ed ho pensato che non potevo non aver sciato lì? Finalmente!
E’ un itinerario difficile da cogliere, perchè non ci deve essere neve in basso, se no diventa eterno. Oggi è andata benino, ma un po’ abbiamo sucato sulla strada. Ben ripagati dalla sensazione di sciare in cielo che si prova scendendo lo splendido, facile ed amplissimo pendio sospeso tutto a sinistra faccia a valle.
D+ 1250 mt per 19 km A/R. Partiti dall’auto alle 8,30 in vetta alle 12.30, all’auto alle 15.
Oggi con il migliore dei compagni: il mio Al. A parte 2 pernici bianche, una lepre bianca, un camoscio e uno scoiattolo, solo noi due in tutta la zona, chissà perchè?