- Accesso stradale
- problematico con autovettura
..dopo intenso mese a travajé in rifugio, finalmente una bella boccata di tempo libero!
Abbiamo lasciato l’auto in prossimità di un tornante a quota 1800: la strada è notevolmente peggiorata penso a causa dei recenti alluvioni, primaverili, alcuni tratti sono abbastanza a rischio (cumuli di pietrosi..) anche se abbiamo visto arrivare fino al forte una Punto e una Twingo, comunque decidete e valutate voi..
Dopo la galleria dei Saraceni (frontale obbligatoria, adesso poco acqua per niente problematica) abbiamo preso il sentiero ma abbandonandolo subito all’altezza della fontana che si incontra quasi subito e proseguendo sulla sx idrografica del rio “asciutto”, senza percorso obbligato, puntando ai pianori superiori; da qua raggiuntoli abbiamo puntato direttamente all’enorme “roccone” che caratterizza il versante ovest della montagna; poco prima del “roccone” sulla sua sx, salendo, si reperisce una traccia su sfasciumi faticosi e anche qua senza percorso obbligato si punta direttamente alla cresta nord, nel punto in cui si impenna, in questo modo raggiuntala ci si raccorda con il sentiero che proviene dal colle Argentera:
in conclusione variante più faticosa, ma che permette di abbreviare un lunghissimo giro del sentiero, dalla vetta siamo scesi più o meno direttamente per sfasciumi molto instabili e pericolosi (sconsigliato) si guadagna qualche cosina., ma poi bisogna attraversare un piccolo canyon-rio asciutto, per niente banale… Consiglierei per la discesa l’itinerario di salita qua appena descritto.
Giornata con tempo superbo, montagna piacevole soprattutto per l’ambiente, soprattutto se si prosegue sulla cresta fino alla croce di vetta, più bassa rispetto ala cima vera e propria, ma posta in un ambiente più suggestivo.