- Accesso stradale
Trovata senza una patina di umido, ma segnalo che il nostro passaggio di sabato ha lasciato tracce: segato piante e rovi, grattato muschio e toppe d’erba, sostituito cordoni alle soste e qualcosa di più; ora la discesa in doppia usando le soste di salita è più agevole e senza intoppi.
Ci scusiamo con i ripetitori a breve per il terriccio che si è depositato qua e là, in alcuni punti decisamente abbondante, in discesa abbiamo fatto il possibile con la spazzola per rimuoverlo: magari un po’ di vento o buone capacità polmonari rimetteranno tutto alla perfezione. Per adesso, in cambio trovate delle belle tracce di magnesite che suggeriscono qualcosa, un vantaggio non da poco quando si naviga nel vasto e compattissimo spazio nero.
Portare due/tre spezzoni di corda x sostituire ancora un paio di cordini secchi in sosta.
Solo per amanti delle vie d’aderenza, un po’ rustici nell’intimo per tollerare quel tocco vegetale che il parvenu ormai giudica “sporco”. Ultimo, ma solo per impressione personale: i 6b sono veri 6b ma, soprattutto, più temibili sono i 6a.
Personalmente non vedo perché spendere i miei danari con quei grattaculi in val di Mello quando posso affinare le mie mediocri qualità su una via di tale eleganza.
Un bel test per sapere se i vostri cromosomi possiedono gli alleli del placchista purosangue: una via che non dovrebbe mancare nel carniere di un climber che si ritenga tale.
Accorrete numerosi, è il suo momento!