Scodella (Punta) dalla Valle Argentera per la Valle Lunga

Scodella (Punta) dalla Valle Argentera per la Valle Lunga
La gita
walkerwolf
4 17/05/2015
Accesso stradale
lasciata auto a 1,5 km da ponte 1910; ora agibile
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Primaverile/trasformata
Neve (parte inferiore gita)
Polverosa pesante
Quota neve m
2100
Equipaggiamento
Scialpinistica

Lasciamo l’auto a 1780 prima di una rampa ghiacciata; al ritorno il tratto tra il nostro parcheggio e il ponte a 1910 era poi pulito. Al già lungo spostamento nella Valle Lunga si aggiungono questi 3 km in più. Ma poco importa perché la valle era di una bellezza tale da far scordare il tratto in più. Ancora ammantata dalla recente nevicata, coi larici verdi, il cielo blu intenso e le cime bene imbiancate creava una suggestione tutta particolare. Sino all’Alpe Planes andiamo a piedi, poi calziamo gli sci sulla neve recente, ma alla curva della Valle Lunga, dove essa piega verso sud, seguiamo il fondo, lungo il torrente, che ogni tanto apre i varchi; con ponti ben consolidati si può stare su un lato o sull’altro. Intanto ci muoviamo in totale solitudine se non fosse per branchi di numerosi camosci e per le marmotte che sfrecciano tra una tana e l’altra. Sul fondo la neve è abbondante, verso 1 2400 lo abbandoniamo e saliamo per un sistema di vallette e dossi sin sotto il pendio finale di 250 m (30° – 35° di pendenza). La neve è ottima e si sale senza coltelli fino alla cima. Arrivano alcune nubi da sud, ma poi se ne vanno e Praly è proprio a picco sotto di noi. La discesa dalla cima fino al fondo valle. che tocchiamo a 2300 m. ca., è spettacolare su ottimo firn. Oltre si scende lungo il tortuoso vallone a rallenty, poiché c’è uno straterello di neve fresca frenante in superficie. Prima di arrivare a Planes seguiamo il sentiero che ha solo l’ultima neve ma che è ancora ben sciabile. Da Planes sci in spalla sino all’auto.

In gran compagnia di Pilar, GiovanniF, CarloAlberto ed Ivo, con camosci (molto disciplinati dietro il loro capofila) e le marmotte velociste.
Meta sicuramente poco nota, come molte altre della testata della Valle Argentiera, ma di grande fascino per l’ambiente e per la solitudine (assenza totale di tracce).

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