Bellissimissima via, esposta, difficile tecnicamente (x me..), lunga, discesa ingaggiosa…
Ben chiodata a fix, pressione e chiodi, ma non è comunque un tripudio del ferro…
Un buon 6a di placca mellica a chiodi lontani è d’obbligo…
Portare una serie di friend, dai micro al 3 BD, se avete un 4 lo userete parecchio.
ATTACCO: individuare una cengia a pochi metri dalla neve che parte dal punto più basso dello sperone, rimontarla e seguirla tutta verso dx finchè muore contro una placca rossa. Lì trovate il primo fix con freccia disegnata.
DISCESA: dal fix di sosta dell’ultimo tiro percorrere l’evidente crestina “esposta” fino a cordini x una doppia. Seguono 2 doppie da 60 verso la forcella e il torrione che si vedono sotto (NON scendere nel canale della scioretta!). Un’altra doppia da 30 versante albigna porta a un terrazzo. Rimontare facili cengette (ometto) direzione bondasca, puntando alla scioretta, fino a una sosta a cordini. NON calarsi ma risalire 20m (3+ su roccia rotta) fino a sosta su 2 fix. Doppia da 15 m e traversare x roccette rotte in bilico in leggera salita, ometti. Passati sotto a un buco di roccia, fare un semicerchio lato albigna e puntare alla cresta di roccia ora solida (ometti, ev. doppia). Arrivare sotto un secondo torrione e salirci in cima direttamente dallo spigolo che avete davanti (roccia nera e sana, 3). Dalla cima scendere in arrampicata una lunga costola lato albigna che porta ad una evidente cengia diagonale che riporta in cresta (posto x ev. bivacco). Da qui una doppia da 30 su cordini porta ad ad un’altra doppia da 60 su fix. Con questa doppia puntare all’evidente colletto sul filo di cresta. Da qui 5 doppie dritte come una spada sulla via noemi portano a terra. 3 ore almeno, expo!
Con luca “macchinadaguerra” e cristian, in 12 ore salita e discesa, senza correre
Con questa ho completato il trittico bondasco delle sciore… godo! Anche se alla torta manca una fritz-candelina…