Schilthorn da Engiloch

Ingannati da previsioni discordanti, partiamo per il Sempione ingolositi dalla bella neve che contiamo di trovare verso lo Schilthorn, e arriviamo mentre è in corso una bella nevicata. Arriviamo al Passo ormai quasi convinti a rinunciare per via della scarsa visibilità e ci concediamo una seconda colazione al bar. Tornati ad Engeloch notiamo una promettente schiarita che ci invoglia a provarci comunque, seguendo le tracce di quattro altri scialpinisti partiti prima di noi. Dopo meno di un’ora il cielo si copre nuovamente e ricomincia a nevicare; proseguiamo fino al traverso della cascata passato il quale incontriamo i quattro scialpinisti che hanno già tolto le pelli e cominciano a scendere. Decidiamo di arrivare almeno fino al pianoro dei laghi di Sirwolte; dal canalino si scorge ancora la sagoma della montagna ma sparisce del tutto dalla nostra vista appena sbuchiamo sul piano. Vista la scarsa probabilità di un miglioramento delle condizioni decidiamo quindi di interrompere la gita; Togliamo le pelli e cominciamo a scendere su 15 cm circa di neve fresca ma con scarsa visibilità; a questo punto la fortuna ci viene in aiuto e le raffiche di vento liberano dalle nuvole i pendii sottostanti, mentre le cime che per un attimo avevano fatto capolino spariscono nuovamente nella nebbia. Ne risulta una delle migliori sciate della stagione, se non la migliore in assoluto, con lo strato di neve recente su fondo portante quasi del tutto intatto. Nel tratto inferiore lo spessore del nuovo apporto è esiguo ma consente lo stesso una sciata veloce e divertente come poche volte finora. Solo 600 metri di dislivello, ma di grande qualità.

Bella gita nonostante tutto in compagnia di Gabriella e Max.