Schilthorn da Engiloch

Le cime al Passo del Sempione sono preda delle nuvole e del forte vento da Nord, per cui decido di ripiegare su Engeloch con meta lo Schilthorn. Apro la portiera e quasi il vento me la strappa via; il percorso comunque è abbastanza riparato; solo la cresta e la cima sono esposte alle forti raffiche. Neve marcia già alla partenza; praticamente fino al Sirwoltesee nessun rigelo e neve che risente della pioggia di ieri. Passato il lago invece si nota la presenza discontinua di neve recente, già piuttosto pesante e rimaneggiata dal vento, con formazione di zoccolo sotto le pelli, fortunatamente trattate ieri con l’impermeabilizzante. Nei tratti ripidi neve compatta ma con la giusta consistenza per la salita, effettuata senza bisogno dei rampanti. La traccia presente è piuttosto vecchia, mi sembra di riconoscere quella del mio precedente passaggio a fine gennaio. La cresta è da percorrere a piedi; tentare di farlo con gli sci sarebbe in parte possibile ma del tutto inutile. Il vento in cima non invita a fermarsi più del necessario; torno agli sci e inizio la discesa verso le 11 e forse proprio perché non è troppo tardi, la sciata si rivela meglio del previsto: nella parte alta neve varia ma comunque quasi sempre portante; dopo il pianoro dei laghi, nel passaggio a fianco della cascata e nel resto della discesa la neve non si è smollata troppo rispetto alla salita e non si sprofonda oltre i 10 cm. Vista la stagione, in anticipo almeno di un mese e mezzo sulle temperature, è difficile sperare in meglio.