Tutto bene sui primi 6 tiri, poi sono cominciati i dolori…trovati su L7 un paio di passi di placca davvero ostici, a mio parere più del 6b dichiarato: vicino al terzo spit, e un’altro più in su, attorno al quart’ultimo spit, credo, in un tratto di roccia sporca, forse a causa di una colatura di fango. Qui sono saltato giù più volte, poi son passato solo grazie al rinvio rigido…il socio ha trovato una soluzione a destra dello spit su roccia più pulita, ma comunque è più di 6b. Su L8 nel diedro si comincia con 3 spit abbastanza semplici, poi duretto l’ingresso nel diedro (un paio di tacche dietro lo spigolo non si vedono). Il tiro è spittato ogni 2-3 metri, ma consiglio vivamente di integrare con friend medio-piccoli per evitare possibili brutte cadute. A differenza di quanto riportato, il tiro non mi è parso disturbato dalla vegetazione: negli ultimi due metri bisogna sì afferrare un po’ di ciuffi erba, ma ormai le difficoltà sono finite, e ci sono anche robuste piantine. Le difficoltà sono invece lungo il diedro, dove bisogna fare contorsioni varie e spaccate alla Carla Fracci (un tributo nel giorno della sua scomparsa) per guadagnare metro su metro, con uscita violenta da un tetto. Bella via ma la valutazione complessiva TD di certe guide non va: non mi è parsa più semplice delle altre TD+ sulla stessa parete.
Con Matteo, e in compagnia della forte cordata Andrea/Tania impegnati sulla vicina Oceanic