Notevole via prevalentemente in placca su una bella parete “suddita” del mitico Ancesieu. Sui primi tre tiri di 6a la ri-chiodatura ( non si sa se da parte dello stesso Motto o altri ignoti) é abbastanza killer (3-4 spit per tiro su lunghezze da 30 metri circa e fra gli spit bisogna SCALARE, praticamente assenti possibilità di integrare). Sui tiri successivi la difficoltà sale e la chiodatura parimenti (al max 5 mt fra uno spit e l’altro, nei passaggi più difficili anche meno). L’ottavo tiro é a sé in quanto cambia improvvisamente lo stile della via proponendo un muro strapiombante di resistenza (non banale arrivarci bene dato che i tiri precedenti non sono esattamente sugli avambracci), qui gli spit sono decisamente più vicini dove serve, ma occorre comunque sempre una discreta dose di decisione.
Le placche sono quasi sempre piuttosto verticali e tecniche, bisogna impostare i movimenti fra granetti e tacche, i passi di aderenza pura son pochi.
Nel complesso un’arrampicata eccellente, soprattutto per gli amanti del genere.
Finalmente al battesimo su una via di Motto. Con Trilly, in un periodo in cui le condizioni non si prestano alle salite in quota, decidiamo di venire ad esplorare questo mitico angolo del vallone di Forzo.
Scalato a vista fino all’8° tiro (anche perché, in particolare sui primi tre tiri, se cadi son dolori), poi il 7a ci ha rimesso al nostro posto.
La via é ineccepibile, una danza continua su placche tecniche di rara bellezza; la chiodatura richiede determinazione.
Un saluto a Riccardo Volpiano e al padre Claudio con cui abbiamo condiviso una merenda sinoira e una piacevole chiaccherata al ritorno dalle rispettive salite!