Scarason (Cima) Via Gogna-Armando

Scarason (Cima) Via Gogna-Armando
La gita
teo
10/07/2011

Dare un giudizio come “stelle” è praticamente impossibile per questa via mitica dell’alpinismo piemontese. E’ una via da intraprendere con uno spirito particolare, consapevoli che tutti i tiri, dal primo all’ultimo, saranno di roccia cattiva (talvolta pessima), infestata da tratti d’erba verticale. Le prime 5 lunghezze sono piuttosto chiodate, le altre decisamente meno. Sulla via,nei tiri finali, si trovano inspiegabilmente dei filetti di spit da 10 (con e senza dado) ed un foro di spir da 8 mm, nell’ottavo tiro (quello sopra il pilastrino). Probabilmente furono messi durante la salita invernale di Berhault (ma non ne sono affatto sicuro), in quanto posizionati in posti che, alla fin fine, servono poco o nulla (magari in inverno il discorso cambia). Regolarsi quindi di conseguenza e portare qualche placchetta da 8 e 10 mmm (quella da 8 anche la vite). Non c’è un tiro non impegnativo, quello sicuramente più brutto il settimo (lungo diedro….composto da zolle d’erba verticale, poco proteggibile), il più impegnativo l’ottavo (partenza sprotetta, da fare in libera, con cliff o con piramide umana e poi roccia marcissima..). Tutte le soste sono in posto. Insomma, una via che non consiglio, ovviamente, in quanto con un grado di pericolosità molto elevato e sicuramente, arrampicatoriamente parlando, orribile. Anche se questo termine non è appropriato se si considera la via come un salto nella storia dell’alpinismo, fatto di grandi imprese e anche di salite come questa, dove la soddisfazione di uscire rende compiuto quel concetto di scalata ben descritto da Alessandro Gogna in “alpinismo di ricerca”.

Link copiato