Scais (Pizzo) Cmino Baroni

Scais (Pizzo) Cmino Baroni
La gita
ghizlo
4 29/06/2008

Partiti da Fiumenero.
Si arriva al ghiacciaio seguendo il sentiero segnalato e superando agevolmente le poche chiazze di neve presenti. Sul ghiacciaio di Scais la neve è portante e i crepacci ben chiusi; il passaggio non è difficile. Per giungere all’attacco bisogna attraversare delle placche di roccia bagnate su cui scorre l’acqua proveniente dalla neve in discioglimento. Il canale di accesso al camino si presenta in neve, che è già molle alle 7:00 del mattino. Sfruttando delle rigole abbastanza profonde si riesce a non sfondare e a trovare neve dura, con qualche metro addirittura in ghiaccio.
La parte rocciosa e il camino sono asciutti, le soste e i chiodi presenti sono in buono stato. La cresta non presenta difficoltà, se si aggira la “liscia piodessa” sulla sinistra, si trova neve, ma comunque non da’ problemi.
In discesa abbiamo fatto una doppia alla piodessa (sosta in loco) da 10-15metri e tre doppie da 25 metri (soste in loco) lungo il camino fino a riprendere la neve.
Anche nel pomeriggio, sul ghiacciaio si camminava bene. Una volta tornati in bergamasca, anzichè scendere lungo il sentiero, abbiamo preso il canalino nevoso che consente di abbassarsi più velocemente verso il rifugio.

– Tempo osservato:
Sereno, ma con nuvole sul versante orientale della cresta di confine (lato Coca). Pioggia leggera verso il mezzogiorno, poi di nuovo sereno. Rapido peggioramento e acquazzone tropicale nel pomeriggio.

– Ora di partenza / orario:
Salita: 3:00 ore da Fiumenero al Brunone e 5:00 dal rifugio allo Scais.
Discesa: 4:00 ore dalla vetta al Brunone e 2:30 dal rifugio a Fiumenero.

Il Pizzo Redorta è stato salito sia dal Brunone sia dal Mambretti.

– Commenti sul rifugio:
Il rifugio Brunone è aperto e, con stupore, abbiamo visto che è appena stato sistemato.
Il gestore è cordiale e simpatico.

Bella escursione con buono sviluppo e dislivello. La roccia nel camino non è poi così malvagia come si dice… anzi, per lo standard orobico direi che è abbastanza salda!
La salita è stata agevolata dal fatto di avere trovato neve nel canale di accesso anzichè sfasciumi, ghiaietto e rottami vari che avrebbero reso la marcia precaria e più faticosa. Consigliamo quindi di ripetere la via a inizio stagione. Nel caso non ci fosse neve, forse è il caso di salire alla bocchetta di Scais ed effettuare la traversata dalla Fetta di Polenta e dal Torrione Curò.

Siamo saliti con l’intenzione di compiere la traversata al Porola, ma l’arrivo della pioggia ci ha costretto a fare diestro-front in prossimità della bocchetta del Porola (siamo arrivati fino alla cengia con il grosso masso con cordino per doppia). Tornati in vetta allo Scais ha smesso di piovere…
Durante la risalita la roccia ci è parsa più salda che in discesa e addirittura abbiamo visto diversi chiodi di passaggio e fettucce che in discesa non abbiamo notato…!

Arrivati al Brunone ci concediamo una pausa, il bello di scendere a valle e inizia a piovere… arriveremo a Fiumenero sotto un bell’acquazzone e i temporali.

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