Prima volta allo Scagiun: l’avvicinamento è veramente piacevole e il vallone del Rio Scorza ci è piaciuto moltissimo. Sull’ultimo tratto di strada (che non esiste su Google Maps) fino al parcheggio fare attenzione con la macchina ai dossi artificiali.
La falesia presenta una roccia di ottima qualità per il suo genere (rispetto ai Torrioni di Sciarborasca ci è sembrata decisamente più compatta) e l’arrampicata è davvero piacevole.
Noi abbiamo fatto:
– El tigre 6a, via molto bella di continuità su buone tacche che dopo la prima placca appoggiata va ad inseguire una fessura.
– Zunino 5a, altra via molto bella un po’ esposta. Lunga, logica e su buone prese, con un paio di passaggi che danno da pensare. Attenzione all’altezza dell’unico fixe presente sulla via (per il resto sono resinati), c’è una presa incastrata che muove.
– Parodilenti 6a, fatto un solo giro cascando da pirla, tutte le difficoltà sono compresse negli ultimi metri prima dell’uscita.
Attenzione nel settore del Fungo, su “La perizia di Patrizia” c’è da stringere un bullone, ma purtroppo non avevamo dietro la chiave.
La chiodatura è ottima, le soste mediamente ci sembrano essere su resinati nuovi, ma con il punto di calata unito da una catena arrugginita almeno superficialmente.