- Accesso stradale
- Pulito
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Polverosa
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1800
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Condizioni eccellenti sull’itinerario che oggi in alto presentava neve polverosa leggera dai 10 ai 20 cm su fondo duro. In basso neve in trasformazione o firn a seconda dell’esposizione. Si parte sci ai piedi dall’auto su buona traccia.
La discesa migliore non passa dal rifugio Chabod, ma segue tutto il vallone sotto l’Herbetet avendo l’accortezza verso quota 2450-2500m di tenere la sinistra per infilare il canale che evita una fascia rocciosa e riporta alle baite di Lavassey.
La salita al colle è esposta e non banale, meglio con piccozza e ramponi. Il bivacco Sberna non è più presente e il versante Nord presenta molti affioramenti rocciosi.
Giornata magnifica con Jack, saliti dall’auto passando per il rifugio Chabod procediamo su questo itinerario che date le pendenze risulta abbastanza sicuro (in realtà non troviamo innevamento abbondante). Discesa diretta alle baite Lavassey, 2200m. Da qui lunga ripellata ripassando sotto lo Chabod e seguendo la traccia del Gran Paradiso fin verso quota 3050m per poi scendere il fantastico vallone morenico sottostante il ghiacciaio completamente intonso. Tenendo la sinistra siamo scesi direttamente in valle evitando la discesa dal sentiero. Si tratta di una discesa che richiede un po’ di conoscenza del terreno che nel finale presenta balze rocciose da evitare con un po’ di intuito. Traccia su Strava: https://www.strava.com/activities/11090623813