Via classsica, adatta ai “principianti” (è pur sempre una serie di 8 tiri che richiedono conoscenza delle manovre), che presenta vari tipi di roccia e appigli; più ricca di maniglie e fessure nella parte bassa, numerosi i diedri e le placche in quella alta.
La via, per la precisione, inizia non proprio dove è presente il cartello giallo “cinquetti”, ma poco dopo, ovvero qualche metro dopo un’evidente frana (rocce più chiare).
Personalmente ritengo che è facile sbagliare percorso e imboccare tiri di vie adiacenti (alla fine del 1° tiro proseguire dritti, o al 3° tiro – come da altri riportato – tenere la destra per raggiungere il famoso diedrino).
Sull’ultimo tiro, le fessure sulla destra sono umide.
Per l’intinerario di discesa consiglio una serie di tre doppie lungo le vie di arrampicata adiacenti anzichè il pericoloso canalino (ricco di detriti e soggetto a frane) posto dietro i medesimo torrione cinquetti.
Vento nella parte alta della via. Ringrazio di cuore il fortissimo Enrico Casetto per la bella gita.