Il ghiacciaio per accedere alla via è ancora chiuso passando dietro ai Gemelli del Triolet. L’itinerario è lungo e, in alcune occasioni, non subito intuitivo: in genere si passa sul filo ma, tipo prima del camino si sta sx. Per noi quest’ultimo è un mistero come si possa fare senza recuperare gli zaini dall’alto con la corda essendo veramente stretto. Dato il tempo perso in questa occasione ed in altre piccole varianti, abbiamo optato nella parte dopo l’ultimo gendarme per un taglio in piena parete est. Le doppie sono abbastanza evidenti inizialmente ma nella verticale parte bassa, alla base della sezione placcosa, è fondamentale avere un andamento a dx faccia a valle onde evitare un colatoio colante dove, a giudicare dai numerosi cordini lasciati, viene da avventurarsi. Ripresa la giusta calata in due doppie si è a terra (incastri esclusi, molto improbabili ma non impossibili 🙂 ). Assai disponibili i gestori del Dalmazzi. Una piccola nota stradale: bisogna considerare che al fondo della Val Ferret chiudono la strada e mettono a disposizione un servizio navetta che, all’ora del ritorno serale non è così frequente; meglio sarebbe arrivare in macchina negli orari che eludono tale blocco onde evitare ulteriori scarpinate ed autostop.