Saurel (Cima) da Claviere

Saurel (Cima) da Claviere
La gita
gondolin
2 11/04/2021
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Farinosa compatta
Neve (parte inferiore gita)
Bagnata
Quota neve m
1700
Equipaggiamento
Scialpinistica

Partiamo sci ai piedi da Claviere sotto un cielo plumbeo su poche dita di neve cadute questa notte: dalla partenza della seggiovia della Coche lo spessore del manto nevoso aumenta leggermente, ma si tratta sempre di qualche centimetro caduto nella notte che vela di bianco la poca neve precedentemente presente. Dopo aver superato la Capanna Gimont cominciamo a lottare con la formazione di uno zoccolo mostruoso sotto le pelli di foca, che ci accompagnerà per il resto della salita. Una volta giunti in vista del col Saurel le nuovole si alzano leggermente e ci fanno intravvedere un pò le cime circostanti e ci consentono di vedere meglio i pendii sopra di noi: così optiamo per raggiungere la Cresta Gimont, subito a destra del col Saurel, i cui pendii sembrano poter offrire una buona sciata. Un volta raggiunta la meta, cambiamo assetto, percorriamo i primi metri di discesa “scalettando” sulle rocce ricoperte dal velo di neve caduto nella notte, e poi ci lanciamo in discesa. Pochi centimetri di neve farinosa caduti nella notte ricoprono la neve trasformata, un pò crostosa e dal fondo irregolare, già presente. Nel complesso i primi 200 m di dislivello discesi in campo aperto fuori dal bosco sono proprio belli, da tre stelle abbondanti. Poi ci addentriamo nel bosco che porta verso Capanna Gimont, ed anche qui la neve è abbastanza bella, anche se non così abbondante: con un pò di circospezione riusciamo comunque e faro ancora un pò di belle curve fino alla Capanna Gimont. Qui liberiamo il tacco dallo sci senza tuttavia ripellare per percorrere in lungo tratto di trasferimento in semipiano già percorso all’andata, poi ci rimettiamo in assetto da discesa e facciamo ancora qualche discreta curva sino alla partenza della seggiovia della Coche. Da qui in avanti la neve è davvero scarsissima e piuttosto lenta in quanto umida e bagnata: scendiamo sulla massima pendenza seguendo la pista di rientro, con qualche “scintilla” degli sci sulle pietre nei punti in cui il manto nevoso è più inconsistente, fino a ritornare a Claviere.

Anche oggi in compagnia del Confratello Andrea l’Occitano: vista la situazione della neve e del meteo scegliamo una gita senza pretese in bassa quota con pendenze non troppo pronunciate. Parte alta da tre stelle abbondanti, poi una lunga parte centrale di trasferimento in semi piano ed infine la parte finale sulle piste con manto nevoso scarsissimo, che inevitabilmente riducono la valutazione complessiva della sciabilità della gita. Ritengo comunque che in ogni caso oggi in alta valle di Susa non si poteva fare di meglio

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