Sasso della Croce o Sass d’la Crusc, Grande Muro – Via Messner

Sasso della Croce o Sass d’la Crusc, Grande Muro – Via Messner
La gita
focamonaca
5 10/08/2021

Avevamo dietro chiodi e martello, ma quelli sul posto e sopratutto le soste sono piuttosto buoni, quindi non li abbiamo usati così come I nut… indispensabili invece una buona serie completa di friends, servono un po’ su tutti i tiri, ma sopratutto sulla fessura dell’ultima lunghezza, poco chiodata…
Via risolta in poco meno di 6 ore, in tempo per l’ultima seggiovia…discesa fatta praticamente di corsa!!
Lo zoccolo è ben segnalato con numerosi ometti e la traccia è abbastanza evidente…cosa che rivela una certa frequentazione.
I primi 4 tiri sono prevalentemente in camino comunque molto belli e su roccia solida, l4 presenta un breve tratto di V+ un pochino psicologico perché l’ultimo friend sta bene sotto i piedi, e poi si è ancora “freddi” sia nelle braccia che nella testa…dopo la cengia si comincia a fare sul serio, l5 sui gialli, ber ripulita e abbastanza protetta, serve un po’ di continuità, ma prese buone, volendo si integra… l6 spettacolare, il famoso tiro della lama, difficile quando termina, bisogna stare alti e prendere una fessurina rovescia, non come ho fatto io e convinto a fare ai miei soci, siamo scesi troppo per traversare su due presine… poi sosta appesa e scomoda su un vuoto consistente. L7 dritti e poi traverso a sx, non difficile e roccia da urlo, così come l8 fessura finale bellissima quasi tutta da proteggere, ma non si è mai davvero sulle braccia per fortuna, perché a quel punto le mie mani erano in preda ai crampi…!

Se potessi dare 10 stelle per questa salita lo farei, perché è bellissima e perché il Saas dla Crusc è sempre stata per me una montagna mitica, mio papà mi ci portò quando ero ancora bambino, dopo averla vista innumerevoli volte dalla finestra del nostro consueto alloggio in val Badia… quando percorrendo la strada per le ferie compariva il Monte Croce voleva dire che eravamo arrivati…
Mi scuso per le troppe parole.. un abbraccio ai miei soci, i fratelli cassi e un saluto all’altra simpatica cordata incontrata sulla via

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