Sasna (Cima) da Nona, anello

Piacevole gita molto soleggiata, effettuato l’anello nel senso opposto alla relazione, ovvero salendo dal versante sud-est per la stradina (sentiero 409) che tocca numerose belle baite e poi termina nei pressi di un alpeggio (Baita Esenne). Da qui ho tagliato per prati (il sentiero allunga un po’) salendo nella valletta posta tra il Sasna e il Monte Crostaro, pestando un po’ di neve ma già ben tracciata, passando per la Baita Bella Valle. Raggiunta una bocchetta molto panoramica, seguito la pista sul facile crestone nord-est, che dopo un dosso raggiunge la croce (abbattuta dal vento) della cima. La croce posta sulla seconda sommità, poco distante, è invece integra.
Discesa dal Passo della Manina, con neve pressochè continua fino alla stupenda chiesetta, tratti molto duri o ghiacciati, i ramponi o ramponcini possono tornare utili seppur non indispensabili. Dal passo sono sceso lungo il sentiero sulla destra orografica del vallone, ovvero opposta alle vecchie miniere, pista totalmente innevata e molto scivolosa fino al bivio per le miniere stesse. Da qui per tornare a Nona una sterrata molto ripida consente di rientrare velocemente.

Bella e calda giornata, ma non molti escursionisti in zona. In cima incontrato Paolo, presidente del Cai di Bergamo e Manuela che mi hanno illustrato tutte le cime del circondario.