Saoseo (Cima di) Via Normale dalla Val Grosina occidentale per il Passo di Sacco

Saoseo (Cima di) Via Normale dalla Val Grosina occidentale per il Passo di Sacco
La gita
andreamilano
4 12/07/2021
Traccia GPX

Continuo la mia esplorazione della Val Grosina. Da Malghera inizia la Val di Sacco, mai sentina ne vista prima che è prosecuzione della Val Grosina Occidentale.

La montagna appare grossa, appuntita e lontana alla testata della valle. Dal punto di vista estetico è sicuramente più appariscente del panettone molle del lato nord est sulla Val Viola, più adatto agli sci che ai piedi e le mani.

La salita fino al passo di Sacco è lunga e un pò monotona per ampi pascoli. Il bivacco Strambini è tenuto benissimo e fornito di angolo cottura.

La giornata è afosa e i colori un pò sbiaditi. Comunque dal passo salgo seguendo gli utili ometti che mi portano a prendere la grande cengia con nevaio che dal basso sembra una grossa falce. Si può evitare tutta la neve, attraversando sotto il nevaio per rocce e sfasciumi. Senza gli ometti, trovare la direzione giusta non sarebbe facile.

Al termine della cengia arrivo ad uno spigolo segnalato da un bastone visibile dal lato opposto.

Da qui salgo per rocce solide senza percorso obbligato e tenendomi a destra degli ometti per evitare di attraversare dei piccoli nevai. La roccia è buona ed in alcuni punti sembra quasi una specie di granito arancione.

Poi sempre cercando di toccare meno neve possibile, riesco a raggiungere il culmine della cresta ovest. Con facile arrampicata, di massimo II grado, ma evitabile volendo per nevaio.

Dalla cima svizzera arrivo su facile cresta alla cima italiana, affacciata a modi prua di nave su grandi precipizi.

Il ritorno avviene per lo stesso itinerario.
Il lato sud è soggetto in estate alla formazione di nuvole. Consiglio l’uso di un tracciatore gps, per non perdersi nella nebbia pomeridiana, dove tutte le rocce s’assomigliano. Io scendendo, ho sbagliato strada 2 o 3 volte nonostante fossi al sole.

1400m D+
7 ore e 20 in totale
21.7 km a/r
Da solo

Per quanto vedo su internet, questo itinerario è raramente percorso, e l’ho scoperto leggendo la “Guida dei monti di Italia” Alpi Retiche. Probabilmente più comune per gli svizzeri che salgono da Sfarzù fino al passo di Sacco (avranno messo loro tutti questi ometti?).

Personalmente penso che tutta la catena Saoseo – Spalmo, in estate sia più interessante dal lato Grosino su cui si affaccia con grosse pareti rocciose.
Mentre i modesti pendii a nord sulla Val Viola rimangono un paradiso per lo scialpinismo.

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