Il ghiacciaio non presenta nessun manto nevoso, bensì emerge il ghiaccio vivo rendendo la salita più impegnativa. I crepacci sono ben in vista.
Noi siamo saliti cercando le pendenze della parete Nord-Ovest, progredendo in conserva protetta grazie a qualche vite da ghiaccio. Il percorso in cresta non è tracciato ma intuitivo, sono di aiuto le tracce dei ramponi di chi è salito prima.
In discesa siamo passati per la Cresta Paganini per poi ridiscendere il ghiacciaio, che già intorno alle 11 iniziava a scaricare rocce di grandi dimensioni.
Gita veramente bella e soddisfacente, resa più avventurosa dalle condizioni non buone del ghiacciaio e dall’assenza di altri alpinisti in zona.
Grandissima cordata con Matteo F. e Pietro, ci auguriamo altre gite così.