Salita insieme all’apritore e amico Fabio per finire di pulirla, disgaggiare gli ultimi massi e aggiungere qualche spit. Una bella via, meritevole per l’ambiente e l’ampio giro ad anello che si compie che regala panorami niente male. La via è un pochino discontinua all’inizio all’interno di un canalone, anche se riserva comunque passaggi interessanti su roccia che sembra marmo (uguale a quella del monte Furgon). Una volta che si attacca la parete vera e propria la roccia cambia e l’esposizione aumenta. Ci sono 4 tiri che meritano una visita, molto tecnici i primi 2, più fisici gli ultimi 2.
I passi più duri sono protetti bene, ma comunque bisogna scalare, non si passa da uno spit all’altro e mi sembra giusto, altrimenti tanto vale farsi la ferrata dell’orrido. Usciti dall’ultimo tiro ci sono almeno 5 o 6 alberi molto validi per la sosta. Se, come me, non vedete quello con la fettuccia, uno qualsiasi degli altri sarà ben felice di farsi abbracciare da un vostro cordone.